
09 Nov 2016 Vini lombardi, i migliori vini per tutte le occasioni
Tra i vini lombardi troviamo eccellenze riconosciute a livello nazionale ed internazionale, in quanto prodotti unici nel loro genere. Diversi vitigni con opposti caratteri convivono nella stessa regione che ospita sia terreni freddi sia terreni miti, zone piene d’acqua e zone più secche. Nei secoli la Lombardia ha inventato e importato metodi di vinificazione con lo scopo di valorizzare la propria produzione vitivinicola, riuscendo nell’impresa.
Qui c’è una lista di suggerimenti di cosa mettere nel bicchiere e gustare con calma.
I Migliori Vini lombardi
Franciacorta DOCG
Simbolo, all’estero e in patria, della zona collinare tra il lago d’Iseo e Brescia. Il Franciacorta è uno spumante prodotto utilizzando il “metodo classico” dello champagne: la rifermentazione avviene in bottiglia, a formare le tanto desiderate “bollicine”. Vengono utilizzati chardonnay e pinot nero in diverse proporzioni per ottenere caratteri diversi.
Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG
Pavia regala uno spumante conosciutissimo. Frizzante e vivace, dalla spuma persistente e il sapore fresco. Da servire con antipasti e con primi profumati di spezie.
Valtellina Superiore DOCG
Dalla provincia di Sondrio arriva un rosso di vitigno nebbiolo, dal colore rosso intenso, aranciato quando particolarmente invecchiato. Il suo sapore tannico ed allo stesso tempo vellutato lo rende inconfondibile.
Sforzato di Valtellina DOCG
Sempre da Sondrio, sempre a base di nebbiolo, cambia il metodo. È un passito secco, prodotto a partire da uva nera fatta appassire su graticci per consentire ai succhi concentrarsi già dentro l’acino, successivamente a questa operazione l’uva è pronta ad essere pigiata. Il succo ottenuto viene fatto ulteriormente invecchiare in botte per aggiungere ai profumi sviluppati durante la fase di “sfrorzatura” quelli del legno.
Botticino DOC
Una piccola zona della provincia di Brescia regala questo vino, che unisce le uve di barbera, marzemino e schiava gentile nella stessa bottiglia. È un vino che nella sua versione “riserva” viene affinato in botte per almeno due anni, mentre in bottiglia si consiglia di bere “giovane”: al massimo tre quattro anni dopo la vendemmia.
Lugana DOC
Da Sirmione arriva un bianco fermo e leggermente fruttato, adatto a tutto pasto. Viene vinificato a partire dal “turbiana”, nome che indica l’autoctono Trebbiano di Lugana. Il lugana giovane ha un colore tendente al verdolino e un sapore secco e fresco, mentre quello più invecchiato tende al dorato e acquista profumi più intensi con leggere note legnose.
Lambrusco di Mantova DOC
Nonostante debba combattere con il celeberrimo Lambrusco di Sorbara, questo vino si colloca ad un livello qualitativamente alto. E’ un vino frizzante e sgrassante, ottimo con piatti tradizionali corposi: come il cotechino con le lenticchie.
Sangue di Giuda DOC
Tra i vini lombardi questo è molto particolare. Di ridotta produzione, nasce da una commistione di vitigni: Barbera, Croatina, Uva Rara, Vespolina, Pinot Nero. Vinificato leggermente frizzante e amabile; si serve con i dolci o, per i temerari, al posto del dolce.
Moscato di Scanzo DOCG
Il Moscato di Scanzo, dalla provincia di Bergamo, è un passito di uva nera. È un rosso di color rubino intenso, dal sapore dolce, profumato di mandorla che si presta ad essere servito con pasticceria secca e cioccolato fondente.
Garda Bresciano chiaretto
Oltre alla convivenza con l’Emilia Romagna con il Lambrusco di Mantova, la Lombardia si affaccia sul lago di Garda assieme a Verona con cui condivide la tradizione dei “chiaretti” del lago. Il Garda chiaretto è prodotto con il Groppello, Sangiovese, Marzemino e Barbera, si ottiene con una vinificazione in rosato di queste uve. Poiché secco e salino è l’ideale per la cucina gardesana, ricca di pesce d’acqua dolce.
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